La vera storia dei Toret

Il primo acquedotto

6 marzo 1859

Torino celebra l’inaugurazione del suo primo acquedotto. Tutta la città si stringe intorno allo zampillo della fontana di piazza Carlo Felice, alla presenza del Ministro dei Lavori Pubblici e delle autorità cittadine. Il getto d’acqua, alto oltre 25 metri, è la rappresentazione verticale della potenza dell’acquedotto torinese e dell’ambizione della città a candidarsi come una moderna capitale europea.

Da lì a pochissimi anni, faranno la loro comparsa altri segni di questa aspirazione cittadina, simbolo della diffusione orizzontale e capillare dell’acqua, che diventa un bene di tutti: i Toret, le iconiche fontanelle verdi con la loro inconfondibile testa di toro.

I punti acqua

23 aprile 1861

La Giunta Municipale individua 81 località da allestire come punti acqua, secondo una classificazione suddivisa in “semplici fontane d’utilità e di servizio”, altre “di ornamento”, altre ancora che faranno “della decorazione il loro principale oggetto”.

I prospetti

27 marzo 1862

Grazie al lavoro preparatorio del Civico Uffizio d’Arte, la Giunta Municipale delibera l’installazione di 21 fontanelle d’acqua potabile e “la forma più conveniente di queste”, in aggiunta alle 8 già esistenti “di diversa forma”.

Vengono presentati i Disegni delle fontanelle da collocarsi sul suolo pubblico che si presentano esattamente come le conosciamo noi ancora oggi. Un’operazione senza precedenti di brandizzazione di un oggetto urbano che non ha eguali nella storia delle città del mondo: è la risposta di Torino alla perdita annunciata del primato come capitale d’Italia.

Il numero aumenta da 21 a 45

7 luglio 1862

La Giunta Municipale decide di ridurre la portata delle 21 fontanelle della precedente delibera e di aumentarne il numero a 45, che verranno effettivamente distribuite sul territorio cittadino. Viene disegnata la pianta della città di Torino con indicazione in numeri rossi dei punti di collocamento dei primi 45 Toret.

La produzione delle fontanelle in fusione di ghisa viene affidata a “Martino Pollo fonditore in metalli”, che si impegna a realizzarne quattro alla settimana secondo i progetti deliberati e a terminarle entro la fine di settembre.

La firma definitiva

17 luglio 1862

Il sindaco di Torino, gli Assessori e il fonditore Martino Polla firmano le “Condizioni per la provvista di fontanelle in ghisa da collocarsi sul suolo pubblico”. I Toret sono realtà e nulla sarà come prima: la storia della città e quella delle sue fontanelle rimarranno per sempre legate da uno doppio filo color verde bottiglia.